27 settembre 2011

Anna Magnani nel film "Mamma Roma": gli stornelli



dalla sceneggiatura di Pier Paolo Pasolini:

Tre bei maialetti entrano, sul rozzo pavimento, intuzzando,
grugnendo, spaventati, disorientati.
Sono tutti incravattati, uno ha un cappello in testa, uno ha un
fiocchetto alla coda, uno ha un paio di giarrettiere. Entrano come una
cricca di matti, di condannati a morte, come un balletto. Dietro di loro
si vede zompare una scopa, e quella che la maneggia ride da
sbudellarsi.
MAMMA ROMA A sora sposa! Ecco i nostri fratelli!
Dentro l'osteria c'è una tavolata come quella dell'Ultima Cena, a ferro
di cavallo, con una quarantina di convitati: parenti della sposa, burini,
neri come tizzoni, e i colleghi dello sposo: tutti papponi.
In mezzo, lo sposo, Carmine, e la sposa, col velo bianco sulle ventitré,
sui capelloni alti come un trono.
CARMINE Sì, fratelli d'Italia!
I tre maialetti sono spinti avanti a scopate da Mamma Roma, in piedi,
scarmigliata, folle, dentro lo stanzone dell'osteria.
MAMMA ROMA Ma quale d'Italia! che fai finta de no conoscerli? A
Clementina, te presento i tu' cognati!
I maiali tendono a squagliarsela, e Mamma Roma lotta come una
dannata, a scopate, per tenerli insieme.
MAMMA ROMA Questo è Peppe, lo vedi? questo è Nicola, e quella è
Regina, la Snaturata! Ah, ah! Sapessi che fa questa! Nun te ne curà!
I papponi, allineati come gli Apostoli intorno alla tavolata burina, le
danno spago.
Pier Paolo Pasolini - Mamma Roma
3
PAPPONE BIONDO Dillo, dillo! Nun te vergognà, tanto qui semo tutti
de bocca bona!
MAMMA ROMA Fa la vita! Ah, ah!
PAPPONE MORO E che è 'sta vita?
MAMMA ROMA Batte!!
PAPPONE ROSCIO Beata lei!
MAMMA ROMA Allora hai capito che fa, questa?
Lo grida rivolta alla sposa.
La sposa col suo velone bianco al vento, si volta, congestionata, verso
lo sposo, verso il suo Carmine dai baffetti neri.
MAMMA ROMA Guardala, guardala...
La maialetta zompa, con le sue giarrettiere spudorate.
MAMMA ROMA Lo sai che fa? Fa la...
Tutta la tavolata dei papponi la interrompe in un solo grido unanime,
nella vecchia ovazione.
PAPPONI Viva gli sposi! Viva gli sposiiii.
2
Sono le due. Sempre più sbronzi e sbragati, papponi e zoccole, nella
sacrilega mescolanza coi parenti burini della sposa. I maialetti
grugniscono, tranquillizzati, ai cantoni, tra le gambe.
PADRE DELLA SPOSA Io vojo dirvi cari figlioli che... in questo
giorno...
Pier Paolo Pasolini - Mamma Roma
4
PAPPONE BIONDO De libertà provvisoria...
PADRE DELLA SPOSA In questo giorno che siamo tutti qui riuniti,
voglio dirvi...
PAPPONE MORO Che fai la spia!
PADRE DELLA SPOSA ... che mi piace la comitiva... Perché anche se
noi lavoramo la terra, siamo gente de...
E si batte forte più volte sul petto.
PAPPONE ROSCIO Tubercolosi?
PADRE DELLA SPOSA Semo gente che ce l'avemo er core! E...
E continua farneticando a dire delle frasi bibliche in genzanese, senza
capo né coda. Mamma Roma l'interrompe battendo le mani
follemente.
MAMMA ROMA Viva gli sposiii!
TUTTI Viva gli sposiii!
Carmine e Clementina si baciano. Il suocero è ancora in piedi, pronto
a riprendere il sermone.
MAMMA ROMA E metteteve a sede! Così c'è morto uno l'altro giorno!
E che ce volete insegnà la Bibbia a noi! La Messa va detta cantando,
mica così!
PAPPONE BIONDO A Mamma Roma, faccela te 'na bella cantata de
core!
Mamma Roma scatta in piedi, col bicchiere in mano, e, detto fatto, si
mette a cantare con tutti i sentimenti.
Pier Paolo Pasolini - Mamma Roma
5
MAMMA ROMA Fior de gaggia,
quando canto io canto con allegria,
ma se io dico tutto rovino 'sta compagniaaaa!
Scatta in piedi allora lo sposo, coi suoi baffetti neri, e il ciuffo nero di
guappo, e gli occhi ardenti.
CARMINE Fiore de sabbia,
tu ridi, scherzi, fai la santa donna,
e invece in petto schiatti da la rabbia.
E Mamma Roma di rimando senza pensarci un attimo.
MAMMA ROMA Fiore de menta,
fèrmete lingua, chè ce sta n'innocente:
è mejo che nun veda e che nun senta!
Invece, l'innocente, la sposa, tutto a un botto, chi se l'aspettava?, si
alza, tra i velami, e con vecchio impeto burino, attacca pure lei:
SPOSA Fior de cocuzza,
'na donna per 'sti baffi andava pazza,
e adesso che li perde ce va in puzza!
MAMMA ROMA Fiore de merda,
io me so' libberata da 'na corda,
adesso tocca a 'n'altra a fà la serva! A sora sposa,
senza invidia! So' libbera, so' libbera!
PAPPONE MORO Auguri! Viva gli sposi!
Batte le mani: tutti battono le mani e gridano e si svociano e danno
calci ai maiali.
TUTTI Viva gli sposiii…
Pier Paolo Pasolini - Mamma Roma
6
3
Sono le tre. Grida, voci, caciara, grugniti di maiali. Mamma Roma
ride, con la bocca come un forno.
PAPPONE BIONDO Me pari 'n annaffiatore. Ma che ciài da ride!
Almeno faccelo capì pure a noi perché ridi! Hè!
Ma Mamma Roma lo guarda con gli occhietti stretti dall'irrefrenabile
risata.
PAPPONE BIONDO Va be' che hai spadronato! E cinque anni de
schiavitù so' tanti! Va be', che adesso de li sordi fai tutto der Santo!
(fa il gesto di arraffare i soldi tutti per sé) Va be', che chi te sfruttava
(accenna a Carmine) t'ha dato l'amnistia! Ma mo carmete, se no te
strozzi!
E lei continua a sbudellarsi dal ridere.
PAPPONE BIONDO E ridi, sa'! Ma che è che te fa ride?
Mamma Roma si alza di scatto, ridendo e parlando da sola.
MAMMA ROMA I fiji! Ma che so' i fiji!
Si alza e va a abbracciare un ragazzino che è lì, nella tavolata
dell'Ultima Cena, davanti ai due sposi.
Ma il ragazzino le dà una pizza in faccia.
CARMINE Menaje, a regazzì! Le donne così se pijano!
Mamma Roma per conquistarsi il maschietto, caccia il rossetto e si
disegna in faccia ridendo un bel paio di baffi.
Il ragazzino ride.
MAMMA ROMA Je voi bene a tu' madre?
Pier Paolo Pasolini - Mamma Roma
7
Il ragazzino accenna di sì, di sì, di sì.
MAMMA ROMA Sì? je voi bene a tu' madre?
Il ragazzino, sì, sì, sì.
CARMINE (come un vescovo, un pretore, misterioso) Te benedico in
nomine Patris, Filii et Spiritus Santi! Morto un Pappa, se ne fa 'n
altro!
Mamma Roma afferra il ragazzino sotto le ascelle, e lo fa girare con
sè in mezzo allo stanzone.
MAMMA ROMA Papponcello mio papponcello mio!
Gira con lui, come ballando: e grida allegra, come una matta.
MAMMA ROMA I fiji, che so' i fiij! Auguri, a sposi! Fatene tanti de
fiji! come Giacobbe!
Girando, afferra il velo alla sposa strappandoglielo, e se lo mette in
testa, continuando a girare in mezzo allo stanzone, tra le risate di tutta
la comitiva.
MAMA ROMA Auguri, a sposi! Potessivo stà pe' tutta la vita vostra in
grazia de Dio! Voleteve tanto bene quanto n'ha da entrà dentro casa mia!
Gira vorticosa intorno: e vorticosa gira intorno a lei la tavolata
dell'Ultima Cena. Finché cade col sedere per terra, il velo storto, sulla
fronte, sui baffoni finti, sulla bocca che ride.

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